Chi ama l’avventura e i viaggi in generale, che siano “on the road” o più semplicemente che conducano ad una destinazione finale, nella quale trascorrere interamente la propria vacanza, difficilmente non avrà pensato, anche per una sola volta, all’idea di prendere un camper e partire senza doversi porre troppe domande (Dove alloggeremo? Dove mangeremo? E soprattutto, a quale prezzo?).
Infatti la bellezza e il fascino del camper è proprio questo, il fatto di non doversi preoccupare di cercare a tutti i costi un posto dove coricarsi la sera, e di potersi godere la vacanza avendo anche oltretutto la possibilità di decidere dove fare tappa, o dove fermarsi per qualche giorno.
Simile al camper ma con la capacità di essere indipendente dal mezzo di trasporto è la roulotte, che proprio grazie al fatto di essere una casa su ruote, ma senza motore, necessita di essere trainata da un’auto mediante un gancio.
Questo può essere un bel vantaggio, poiché permette di parcheggiare la roulotte e utilizzare l’auto in modo indipendente, senza doversi portare dietro un rimorchio ingombrante.
Insomma entrambi i mezzi hanno i loro pro e contro, che continuerò ad analizzare più avanti, ma prima voglio parlarvi di una cosa che per ora ho lasciato da parte, ma che è quantomai importante e da prendere in considerazione.
Probabilmente avrete già intuito di cosa si tratta… Esatto, sto parlando dei costi (forse nota dolente, o magari no, dipende dai punti di vista) che un possessore di questi veicoli deve affrontare per poter provare l’ebbrezza di vivere un viaggio in libertà. Ma procedo con ordine.
Indice:
- 1. Assicurazione Camper: La Spesa Fondamentale
- 2. Tassa sulla Proprietà, o Bollo: Altra Spesa Obbligatoria
- 3. Costi di Manutenzione: Quali Sono e a Quanto Ammontano?
- 4. Camper, Roulotte, Albergo, Casa in Affitto… Cosa Conviene di Più?
1. Assicurazione Camper: La Spesa Fondamentale
Parlando dell’assicurazione, che è la prima voce che troviamo sulla lista dei costi (nonché quella dalla quale non si può scappare, poiché è obbligatoria), le cifre sono variabili, come d’altra parte per tutte le assicurazioni, ma in generale posso dire, per la quasi totalità dei casi, che i prezzi vanno da circa 400 a oltre 600 euro all’anno, ma so che sarò sicuramente più preciso facendovi un esempio.
Innanzitutto c’è da dire che il costo assicurativo è calcolato sulla base di tre parametri:
- il primo è il valore assicurativo, ovvero il valore di acquisto del camper;
- il secondo è il peso, valore indicato sulla carta di circolazione che si riferisce al peso a pieno carico, cioè al peso massimo tecnicamente consentito;
- il terzo ed ultimo infine è il luogo di residenza, la città o comunque la provincia in cui il proprietario del veicolo vive.
Ora, considerando questi tre aspetti, posso farvi un esempio concreto (preso da questo articolo): facendo riferimento ad un camper con un valore assicurativo di 25.000 euro, un peso di 3.500 chilogrammi (ricordo che si parla del peso a pieno carico, indicato sul libretto), e con il proprietario residente in provincia di Torino, quest’ultimo dovrà affrontare una spesa che varia da 616 a 675 euro, a seconda delle garanzie accessorie incluse quali furto e incendio, atti vandalici e polizza cristalli.
Se però volete utilizzare il camper solo per le vacanze, e questa vi sembra una cifra eccessiva, ho una notizia positiva per voi: c’è la possibilità per chi stipula un’assicurazione camper di bloccarla per un minimo di 90 giorni prima di riattivarla.
Questo vi permette quindi di poter attivare l’assicurazione nel periodo delle vacanze o comunque quando pensate di poter usare il vostro autocaravan, e di sospenderla alla fine di questo periodo, per poi poterla utilizzare anche l’anno successivo.
In questo modo pagherete due anni di assicurazione al prezzo di uno, e la cifra che vi ho detto prima sarà quindi dimezzata.
Leggi anche: Quanto Costa Mantenere una Roulotte? Si Risparmia Davvero?
Per finire questo paragrafo, ecco un video interessante con alcuni consigli su come risparmiare sull’RC Auto:
2. Tassa sulla Proprietà, o Bollo: Altra Spesa Obbligatoria
Il bollo è una tassa, per questo ho voluto aggiungere anche la sua seconda denominazione, che è proprio tassa sulla proprietà del veicolo.
La cifra da spendere non è fissa, ma varia a seconda della potenza del motore, espressa in kilowatt (kw) o cavalli (CV).
Oltre a ciò la spesa varia, anche in questo caso come per l’assicurazione, a seconda della regione di residenza, da un minimo di cinquanta centesimi ad un massimo di un euro per ogni kilowatt (quest’ultima ad esempio è la tassa applicata in Lombardia e Piemonte), il che significa che, sempre facendo riferimento alla provincia di Torino, per un camper di 100 kw la cifra da pagare sarà 100 euro.
Questo chiaramente sarà un costo da sostenere annualmente, a prescindere dal periodo di utilizzo del mezzo.
Ora, dopo aver analizzato i costi primari e obbligatori, voglio parlarvi dei costi di manutenzione, la maggior parte dei quali non ha delle scadenze fisse da rispettare, ma che sono comunque spese da affrontare prima o dopo per mantenere il veicolo in buone condizioni.
3. Costi di Manutenzione: Quali Sono e a Quanto Ammontano?
Quando si parla di costi di manutenzione di un camper bisogna innanzitutto distinguere tra quelli che vanno sostenuti obbligatoriamente e quelli di cui si può fare a meno, anche se sarebbe consigliabile il contrario.
Un onere fisso, che ha una scadenza ben precisa, è la revisione ministeriale periodica, da sostenere dopo i primi quattro anni nel caso di veicoli nuovi, e successivamente una volta ogni due anni, ad una cifra di circa 65 euro, che è uguale per tutti i veicoli al di sotto dei 35 quintali.
Un’altra spesa da sostenere se si vuole mantenere la garanzia della casa costruttrice è il tagliando, che va effettuato una volta all’anno (chiaramente se non si è interessati alla garanzia non è indispensabile che si effettui annualmente).
Il tagliando completo dovrebbe includere:
- il tagliando del motore, che prevede il cambio dell’olio e dei filtri, oltre a quello dell’olio del cambio e del liquido refrigerante;
- il tagliando dell’impermeabilità, che consiste in una prova per misurare l’umidità all’interno delle pareti, del tetto e del pavimento, e per individuare e bloccare tempestivamente eventuali infiltrazioni d’acqua;
- il tagliando della batteria, che è consigliabile nel caso in cui la batteria sia rimasta alloggiata nel camper durante il periodo di non utilizzo dello stesso (questo controllo permetterà di sapere se la batteria è ancora utilizzabile o se è necessario sostituirla, o eventualmente recuperarne almeno in parte la funzionalità);
- il tagliando dell’impianto a gas, da effettuare nel caso in cui il motore sia a GPL;
- il controllo generale dell’area abitativa, e in particolare dell’attrezzatura come gli elettrodomestici, i sanitari, i condizionatori e il controllo dell’impianto elettrico, dell’acqua e del gas.
Il costo totale del tagliando completo si aggira intorno ai 500-600 euro, ma si può risparmiare sicuramente qualcosa rinunciando a qualche controllo opzionale e non indispensabile.
Ora che vi ho descritto tutti i costi principali da sostenere quando si possiede un camper, vorrei fare un confronto tra questi costi e quelli che si avrebbero invece decidendo di passare le proprie vacanze alloggiando in alberghi o in appartamenti in affitto, o decidendo di fare un viaggio in roulotte.
4. Camper, Roulotte, Albergo, Casa in Affitto… Cosa Conviene di Più?
Finora ho preso in esame solo il camper, ne ho elencato le spese e la manutenzione da effettuare e lascio a voi decidere se ne valga la pena o meno.
Certo, bisogna dire che chi compra un camper o una roulotte, nuovi o usati che siano, lo fa perché sa di utilizzarli molte volte, perché ha un’idea di vacanza che si basa proprio su questi veicoli, e sfrutta quindi al massimo le loro potenzialità.
Questo permette di risparmiare su una sistemazione di tipo diversa, come un albergo o una casa in affitto, ma che sicuramente non ne eguaglia il comfort.
E’ per questo che, secondo me, chi si appresta ad acquistare un camper o una roulotte deve prima valutare bene non solo i costi (che comunque se il veicolo viene utilizzato di frequente, permette di ripagare la spesa iniziale, e anche addirittura di risparmiare qualcosa), ma anche il tipo di vacanza che farà.
Probabilmente sarà un po’ più impegnativa di una vacanza trascorsa, ad esempio, pernottando in qualche albergo, ma di sicuro sarà molto appagante per qualcuno che ama questo modo di viaggiare, come il fatto di poter risiedere in un campeggio e potersi permettere di stare più a contatto con la natura.
Per quanto riguarda la roulotte i costi sono inferiori rispetto a quelli di un camper, per l’assicurazione (costo intorno ai 150-200 euro all’anno), per il bollo (25-30 euro annui), per la manutenzione in generale, oltre infine al prezzo d’acquisto, molto inferiore rispetto a quello di un camper nuovo.
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La roulotte però ha anche i suoi svantaggi, infatti deve essere trainata da una macchina idonea, che possa cioè supportare il suo peso, e inoltre presenta le difficoltà di guidare un’auto con un rimorchio posteriore, e necessità quindi di un po’ di pratica.
Concludendo, non posso che ribadire quello che ho già affermato qui sopra: sicuramente il camper così come la roulotte prevede un investimento importante, che però è ampiamente ripagato se viene utilizzato per qualche anno come mezzo per trascorrere le vacanze.
Il vero punto da prendere in considerazione è se abbiate veramente la passione necessaria per sostenere questo tipo di viaggio e di villeggiatura, che è anche un po’ una filosofia di vita: basta un camper, non serve altro per partire.
A voi la scelta, e buon divertimento!
Complimenti, articolo molto chiaro ed esaustivo, grazie
Rosella